domenica 11 ottobre 2009

L' importanza dell'essenzialità

Da un paio giorni cerco le parole migliori per spiegare la filosofia su cui vorrei far fiorire questo blog.
Ho scelto di citare l'introduzione di un sito che trovo eccezionale, penso che queste parole siano le migliori, non una in più non una in meno.


La bici é il meccanismo più semplice e sofisticato mai costruito. E' uguale a se stessa, tranne qualche dettaglio, più o meno dalla sua nascita, a fine '800. Prima destinata alle élites, poi mezzo di massa, ha spostato e sposta centinaia di milioni di persone ogni giorno, ovunque sul pianeta. Chiunque sa andare in bici, ed ha imparato da bambino. Un uomo in bicicletta e' l'immagine più innocua che riesca a dare di sè quel predatore primario che è l'essere umano. Ed é, oggi, l'unico mezzo terrestre che ognuno, con poco sforzo, può riparare da sè in qualsiasi condizione, tranne forse la rottura del telaio, evento eccezionale. Addirittura, può costruirsela.
Si entra nel meccanismo e se ne esce sapendo esattamente cosa fa la bici e perché; impari che ogni parte, ogni singola parte, é utile.
Anche la bici ha accessori, naturalmente, ma se ne può fare tranquillamente a meno: e impari che superfluo, oggi, é quasi tutto. Nessun alzacristallo, nessun condizionatore, meno che mai radio o satellitari; persino la ruota di scorta é superflua, perché quando buchi bastano due leve, un po' di colla e un pezzo di camera d'aria. E, naturalmente, cinque minuti o più per chi é alle prime armi.

E' l'unico mezzo a diffusione di massa spinto dalla forza muscolare e rende superflue anche le palestre.


http://www.movimentofisso.it/

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